"L'industria, il commercio, la vera attività insomma si era da un pezzo trasferita a Porto Empedocle giallo di zolfo, bianco di marna, polverulento e rumoroso, in poco tempo divenuto uno de' più affollati e affacendati emporii dell'isola. Ma anche là, la sovrabbondanza dello zolfo per le condizioni mal proprie con cui si svolgeva l'industria, l'ignoranza degli usi a cui quel minerale era destinato e dei profitti che se ne potevano ricavare, il difetto di grossi capitali, il bisogno o l'avidità di un pronto guadagno, eran cagione che quella ricchezza del suolo, che avrebbe dovuto esser ricchezza degli abitanti, se n'andasse giorno per giorno ingoiata dalle stive dei vapori mercantili inglesi, americani, tedeschi e francesi, lasciando tutti coloro che vivevano di quell'industria e di quel commercio con le ossa rotte dalla fatica, la tasca vuota e gli animi inveleniti dalla guerra insidiosa e feroce con cui si eran conteso il misero prezzo o lo scotto o il nolo della merce da loro stessi rinvilita".
(Luigi Pirandello, I vecchi e i giovani, Mondadori, pp.141-142)
....
In attesa che Zorba arrivi a cambiare le cose!!!
Nessun commento:
Posta un commento